Christian Hess è artefice di una cultura polimorfa,
costituisce infatti un campo magnetico dove molte punte
intellettuali contemporanee hanno trovato appoggio e
segni ispirativi in questo solido espressionismo ricco
di fermenti e vivaci contenuti
formali.
Hess, nato a Bolzano nel 1895 è morto a Innsbruck nel
1944, si formò pittoricamente a Monaco di Baviera, il
suo iter lavorativo comprende la Germania, la Svizzera,
l'Austria, la Scandinavia e l'Italia da lui amata molto
e assorbita nei molteplici sussulti che espressero i
colori e gli umori di tutta una popolazione spesso
sofferente o avvilita dalle esperienze belliche delle
quali l'animo altamente percettivo di Hess trasse
incantesimi e violenze.
La galleria dei personaggi: donne, modelle, ragazzi,
sono esempi di una natura maturata e nello stesso tempo
convulsa da intimi accostamenti antagonisti.
L'avvicinamento sentimentale alla Sicilia non è soltanto
nell'ordine figurativo quanto in quella intimità, oltre
che estetica, psicologica delle figure isolane che
servirono senz'altro da iniziazione a certe
realizzazioni di artisti contemporanei quali Guttuso e
Migneco.
A questa figurazione postimpressionista l'Autore
prospetta felici vicissitudini neo-astratte a matrice
unica che accostano l'artista ad emblemi mentali che
ricordano Braque. Ad ogni modo, la ricerca di
femminilità perdute, di raccolti e illuminati paesaggi e
lo scavare sofferto ha fatto di Hess un ricercatore
attento della società che lo circondava, un interprete
dei problemi individuali da lui non soltanto mediati, ma
vissuti.
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Ha riscosso il previsto
successo la mostra retrospettiva del pittore
Christian Hess aperta a Palermo nei saloni delle
esposizioni del Palazzo del Turismo in via
Notarbartolo.
La presenza di personalità, di rappresentanti
del mondo culturale, artistico e diplomatico e
di numerosi invitati ha dato la misura
dell'interesse che l'iniziativa, promossa dalla
Regione Siciliana, dall'Azienda di Turismo e dal
Goethe Institut ha destato tra gli amatori e gli
studiosi dell'arte tedesca tra le due guerre.
Christian Hess, nato a Bolzano nel 1895 e morto
a Innsbruck nel 1944, formatosi alla scuola di
Monaco si impegnò con altri pittori, scultori ed
architetti in movimenti d'avanguardia che nella
Germania di Hitler furono aspramente contrastati
perchè ritenuti bolscevichi. Gli artisti
appartenenti al movimento della "Juryfreie"
ripararono in gran parte all'estero stabilendo
con gli ambienti culturali che li accolsero
proficui ed interessanti scambi di esperienze.
Tra questi profughi dell'arte, Christian Hess il
quale dopo aver visitato i maggiori centri
culturali italiani si spinse verso il Sud
scoprendo sotto l'ardente luce mediterranea i
sorprendenti paesaggi dell'isola e il ritmo
composito dell'umanità dei piccoli borghi.
A questo artista che l'ha amata e ritratta in
tanti aspetti del suo paesaggio e della sua
vita, la Sicilia - come ha scritto Leonardo
sciascia nella sua prefazione al catalogo
monografico pubblicato dalla Cassa di Risparmio
- intende rendere omaggio, ma soprattutto vuole
compiere un atto di restituzione di un pittore
alla cultura cui peculiarmente appartiene: una
cultura europea. Per sottolineare questo aspetto della cultura di
Hess, il Parlamento europeo ha concesso il suo
patrocinio alla mostra che si concluderà a
Palermo il 10 dicembre per raggiungere
successivamente diverse altre città italiane, la
Svizzera, l'Austria e la Germania. La mostra
itinerante, che comprende quadri ad olio,
acquerelli e disegni, raggiungerà così la terra
natale dell'artista che lasciò nelle sue opere
una lunga storia di ricerca, di emozioni, di
esperienze e di fedeltà agli ideali dell'arte.
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