Ritrovamenti di opere e documenti inediti |
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Gli studi e le ricerche condotti negli ultimi anni dall’Associazione Culturale Christian Hess - la sua fondazione è datata ottobre 2003 - hanno consentito di ritrovare in Germania, in Austria e in Italia le immagini di un centinaio circa di reperti tra documenti e opere del Maestro che erano del tutto ignoti quando - negli Anni 70 del XX Secolo - si svolse la Mostra itinerante della Riscoperta. Le immagini di queste nuove accessioni, di cui si conosce la collocazione e che si aggiungono al repertorio già noto, forniscono riferimenti assai utili per ricostruire e completare il travagliato itinerario del pittore tedesco che fu segnato dalle due guerre mondiali e dall’oppressione nazista che lo rese fuggiasco in cerca di asilo, fin quando la sua giovane vita si spense nell’ospedale di Schwaz in conseguenza di un bombardamento aereo su Innsbruck. Sono stati inoltre ritrovati alcuni dipinti di Hess che dopo la Mostra itinerante degli Anni 70 erano stati oggetto di contrattazioni ammantate di reticenza e che l’Associazione Culturale Christian Hess si era proposta di rintracciare per riportarli in luce ed evitare che restassero nell’ombra così come avrebbe preteso il regime nazista. |
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Il pensiero politico di Hess |
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Sul pensiero politico di Christian Hess è illuminante una sua lettera ritrovata di recente. Risale all’autunno del 1934, periodo in cui il pittore è a Lucerna con la moglie Cecile, ma progetta di proseguire il suo esilio volontario a Messina, dato che in Svizzera i tedeschi sono malvisti. Hess scrive alla sorella Emma: “I segni che in Germania si prepara qualcosa sono evidenti ed i miei amici a Saarbrücken, che andrò a trovare prima del 13 gennaio, mi scrivono cose mostruose. O la strada sarà libera in Germania per il lavoro mio e di Cecile, oppure vi sarà un grande crollo (guerra) – allora sarà indifferente se, in quanto tedeschi, ci mettono in carcere in Sicilia o in Svizzera. Che non mi si dia in mano, ancora una volta nella vita, un fucile da usare. Tranne che non sia contro Hitler. Ma egli sarà eliminato già prima ed a noi sarà risparmiato ciò che loro fanno adesso: maltrattare ed ammazzare. Essere pacifisti, cioè amici della pace, ci porta per ora al campo di concentramento. Io ho qui dei bellissimi libri che naturalmente in Germania sono tutti proibiti. Necessariamente noi dobbiamo venire a Messina…” |
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Le ultime lettere di Christian Hess |
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