“Un gallerista. Meglio il gallerista per
antonomasia. Qui, a Bolzano. Ma la sua fama e
capacità vanno certamente oltre i confini di questa
provincia. Di pari passo con gli artisti alle cui
fortune ha contribuito in misura non ridotta.
Soprattutto per alcuni di loro. Intreccio di intuito
artistico, innato senso della misura, correttezza
nei rapporti con pittori e scultori. Di chi stiamo
parlando? Ma di Ennio Casciaro, titolare della
galleria Goethe in via Museo. Senza dimenticare la
moglie Ivana, importante quanto il marito in questa
avventura tra arte e commercio. Ne è nato un libro:
«Ennio Casciaro. Memorie e propositi di un
gallerista», Silvana Editoriale, curato dal critico
d'arte dell'Alto Adige Severino Perelda. Dentro,
nelle 162 pagine, cinquant'anni di vita nel mondo
dell'arte. E scorrono le mostre e le amicizie con
Karl Plattner, Markus e Adolf Vallazza, Willy Valier,
Robert Scherer, Paul Flora. Solo per citarne alcuni.
E poi le personali di Morandi, Depero, Severini,
Vedova, Sassu, Sughi, Cremonini, Viviani, Ravagnolo,
Valier, Vecellio, Anselmo, Piacesi, Titonel,
Cascella, Corpora, Carrà, Campigli, Dorazio, Adami,
Manzù, Sironi, Fontana, Ceroli, Finotti, Trubbiani,
Armani, i fratelli Stolz. Per citarne altri. Molti
gli artisti stranieri, tra cui Carroll, Frohner,
Ortega, Alonso, Dix, Grosz, Beckmann, Cano, Antes,
Greco, Kokoschka, Christian Hess, Fuchs, Goldschmied,
Hoke, Weiler, Stanic, Hundertwasser, Velickovic,
Mirò, Wotruba, Avramidis, Hrdlicka. Lasciando stare
le collettive. E poi ancora aneddoti e fotografie e
le ore passate a dialogare con Piero Siena e Luigi
Serravalli. «La galleria è un luogo di transito e il
vero protagonista resta sempre e comunque il
gallerista, e nessuno meglio di lui conosce le
vicende del "teatro" in cui si muove
quotidianamente», sottolinea Perelda.
Ennio Casciaro, classe 1936, già negli anni
Cinquanta si occupava d'arte e nel 1964 aprì il
primo spazio d'esposizione privato di Bolzano. Le
tappe della sua professione: bottega di Guido
Spadari, corniceria di via Firenze, Casa d'Arte di
via Cappuccini, galleria Goethe in via Goethe,
galleria Goethe in via della Mostra a Bolzano,
galleria Giulia a Roma. «Tutte fondamentali, in
quasi mezzo secolo, contrassegnate da una
moltitudine di eventi, persone, momenti, orizzonti
raggiunti e da raggiungere», spiega Casciaro. Poi,
la Goethe2, luogo di continuità e nuova pista verso
il futuro, rifondato in via Cappuccini da suo figlio
Alessandro. L'altro figlio, Michele, ha scelto una
strada diversa, quella del farmacista. La nota
conclusiva è quella di un racconto che non si
conclude. «Certe passioni non si esauriscono.
Venendo al dunque, girata la boa dei settanta da
qualche anno, ritengo però di poter cavalcare bene
il mio tempo e di essere ancora idoneo in questo mio
ambito. Tuttavia, ho pensato fosse giunto il momento
di prendere un po' di fiato e raccontarmi in queste
pagine», chiude Casciaro. Il libro, voluto dalla
Cultura italiana della Provincia, è stato presentato
il 28 febbraio 2012 al Centro Trevi a Bolzano.