Augusto Sciacca
Itala, Messina 1945

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Lo Stretto, 2002
tempera su carta a mano,
cm 35,5 x 42 |
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Il porto / Il tempo e il mito, 2001
tempera su carta a mano - cm 15 x 25
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Pittore, scenografo
e pubblicista-critico d’Arte. Docente e titolare
della cattedra di pittura all’Accademia “Lorenzo
Lotto” di Bergamo fino al 2003. Già presidente
dell’Associazione “Amici dell’Accademia Carrara” di
Bergamo. Insignito di vari riconoscimenti, tra cui
il Premio 2002 “Artista Mitteleuropeo”del ministero
della cultura ungherese.
Laureato in architettura al Politecnico di Milano,
si è formato nel clima concettuale degli Anni 70,
giungendo a una sua personale ideazione espressiva,
connotata da una sperimentazione ad ampio raggio. Ai
progetti estetici (alcuni con l’impiego del laser),
le mappe e i graffiti su juta di sacco stampigliato,
seguono i flani, i sestupli e le mappe su politene,
che riscuotono l’interesse della critica. Negli Anni
Ottanta Giulio Carlo Argan lo segnala più volte e in
seguito lo inserirà nella sua nota Storia dell’Arte
Moderna. Quindi la stagione dei progetti
siderali, delle isole e mappe degli universi, per
approdare alla fine degli Anni Novanta ad una
pittura dai “ritmi larghi e dalle composizioni di
respiro vasto e solenne”, come nelle Cosmogonie,
dove affronta e approfondisce ancora una volta le
sue tematiche predilette, quelle del Tempo e dello
Spazio evidenziate anche nei “libri d’artista”,
quali il ciclo Cronogenesi (1990-1995), Il Sole di
Ulisse (1995), Il tempo o il vento (1996) e
nell’opera La piega – Omaggio a Deleuze (2005). In
seguito riconcentra la sua attenzione sul tema della
violenza per affrontarlo in maniera ampia e organica
in una serie di opere ricche di rimandi e di
correlazioni (Mostra “Innocenza e Pietas” al Museo
della Permanente – Milano 2006).
Sue opere si trovano presso il Palazzo del Quirinale
e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma,
Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara, Palazzo
della Provincia di Messina, Galleria Civica d’Arte
Moderna di Campobello di Mazara, Pinacoteca Comunale
di Capo d’Orlando, Museo d’Arte Contemporanea di
Bagheria, Galleria d’Arte Moderna Bagolyvàr di
Balatonfüred (Ungheria).
Le sue scenografie più importanti: “La Mandragola”
di Niccolò Machiavelli, per la regìa di Mario
Scaccia, e “Suono – Spazio” per la rassegna “Suono –
Immagine” di Bari, nell’ambito della Biennale di
Venezia – Settore Cinema.
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