Leonardo Sciascia
Racalmuto (Agrigento) 1921 - Palermo 1989

Palermo - Palazzo del Turismo 26.11.1974.
Leonardo Sciascia all'inaugurazione della
Mostra della Riscoperta delle opere di Hess.

Saggista, narratore e giornalista. Insegnante fino al 1968, da allora si è dedicato esclusivamente all’attività di scrittore avendo tra i suoi grandi maestri Manzoni, Pirandello, Stendhal e Borges. In letteratura ha esordito nel 1956 con “Le parrocchie di Regalpetra”.
E' stato tra i primi a occuparsi del fenomeno mafia.
Con lui siciliano e partecipe, pronto a impegnarsi in prima persona, si è aperto un dibattito che, col passare del tempo, appare sempre più attuale. Ha saputo trasformare la sua opera di scrittore in esemplare impegno civile, denunciando le aberrazioni del sistema giudiziario (eloquente il caso del noto presentatore Tv Enzo Tortora) e non avendo mai paura di imporre all’attenzione pubblica quelle notizie scomode o scottanti che il conformismo delle coscienze ha sempre cercato di rimuovere. 
Ha voluto anche fare esperienze politiche, prima come consigliere comunale del Partito Comunista Italiano, dal quale si è presto staccato dopo aspre polemiche, poi come parlamentare eletto nella lista del Partito Radicale. Ha fatto parte della commissione Moro e ed ha presieduto il Comitato per una giustizia giusta.
Tra le sue opere letterarie: “Gli zii di Sicilia” (1957), “Il giorno della civetta” (1961), “Il consiglio d’Egitto” (1963), “A ciascuno il suo” (1966), “La corda pazza” (1970), “Il contesto” (1971), “Il mare colore del vino” (1973), “Todo Modo” (1974), “La scomparsa di Majorana” (1975), “Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia” (1977), “L’affaire Moro” (1978), “Nero su nero” e “La Sicilia come metafora” del 1979 “Cruciverba” (1983), “Occhio di capra” (1984), “La strega e il capitano” (1986), “1912 + 1” (1986), “Porte aperte” (1987), “Il cavaliere e la morte” (1988), “Alfabeto pirandelliano” (1989), “Una storia semplice” (1989) e dello stesso anno “A futura memoria”, raccolta di suoi articoli pubblicati dal Corriere della Sera e da La Stampa sulle complicità mafiose e sulle stesse strutture sociali che ne consentono la proliferazione. Tre volumi dei “Classici Bompiani”, a cura del critico francese Claude Ambroise, contengono tutte le sue opere.


 

Leonardo Sciascia ha firmato la prefazione al Catalogo di Christian Hess (Palermo 1974) che dalla Sicilia accompagnò
la Mostra itinerante della Riscoperta del
Maestro
tedesco nelle varie tappe in Italia, Austria e Germania Occidentale.