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Accanto al
cavalletto di Hess |
Michele Spadaro nel suo studio di Patti Marina, accanto al
cavalletto appartenuto a Christian Hess che negli Anni
30 lo aveva portato con sé trasferendosi in esilio a Messina. Alla
morte del Maestro tedesco, Emma Hess lo volle affidare a Michele
Spadaro, grande estimatore dell’Arte del fratello, perché ne custodisse
la memoria storica. Tanto che l’ormai rinomato cavalletto fu esposto
nel 1974 a Palermo alla Mostra della riscoperta delle opere di Hess, alla cui preparazione e allestimento Michele Spadaro
partecipò attivamente. Lodevole, inoltre, la sua
collaborazione al progetto dell'Espressionismo siciliano
promosso dall'Associazione Christian Hess. |
Michele Spadaro
S.Teresa Riva (Messina) 1929 - Patti
Marina 19 dicembre 2011
Medico, pittore,
animatore
culturale e saggista di storia patria:
in tutti questi campi si è segnalato per la vivace versatilità dell’impegno
che lo ha sempre portato a
ricercare le motivazioni dell'esistere. Sin dagli Anni Cinquanta ha preso
parte alla vita culturale messinese per coglierne e
rappresentare gli aspetti solari da proiettare al di fuori dell’isola e
al di sopra delle mode.
Nel 1961, in occasione del
primo Centenario dell’Unità d’Italia, ha presentato in Lombardia e
Piemonte la Mostra Messina Turistica con opere di diversi artisti
isolani, quale omaggio della Sicilia alle regioni settentrionali.
Ha vissuto con partecipazione la vita di medico
igienista e di ricercatore, tanto da ottenere la medaglia d'argento per
meriti sociali
del Presidente della Repubblica. Molti i
premi, riconoscimenti e attestazioni tra cui la Medaglia di San Giorgio da parte del
rappresentante della Chiesa greco-cattolica Ucraina (Roma 2003) e la
Targa d’argento della Città di Savoca per “meriti medici, storici e
artistici” (2007).
Autore dei saggi:
"Nobilissima Civitas", cronache della Città di Patti dal 1837 al 1912;
"I Nebrodi nel mito e nella storia"; "Patti, inchiesta sulle condizioni
sociali ed economiche, 1875-76"; "Carl Grass: Viaggio in Sicilia, 1804,
soggiorno a Brolo e a Patti; Postfazione, "Francesco Nachera, pittore,
1813-1881"; "Il territorio dei Nebrodi all'inizio della
dominazione normanna";
“Cronaca della città di Patti negli anni 1866-69”
(Palermo 2007);
Epopea
popolare messinese (con Giuseppe Cavarra) - Edizioni Antonello
da Messina (2011).
Come pittore, negli anni
giovanili ha preso parte alle maggiori rassegne dell'Isola e, in seguito, ha allestito personali nelle principali città d'Italia
e partecipato a mostre in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Inghilterra
e Marocco.
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Il dio Adrano coi cani cirnechi (1988) olio su tela cm.40x50 |
La sua visione artistica nasce dall’osservazione della realtà, una
realtà che si dilata e si intensifica in stupefazione metafisica. Le sue atmosfere limpide,
morbide e luminose, manifestano l’interiorità di una indagine che
tramuta gli aspetti della natura in momento di memoria e in
testimonianza di poesia.
Non nuovo alla ceramica, vi è ritornato negli ultimi anni
confermando quell’attaccamento all’ambiente sempre presente nella sua ricerca artistica.
E' stato Assessore alla Cultura del Comune di Patti e presidente onorario
dell’Associazione Stampa Italiana Scolastica.
Da Past president del Rotary
Club ‘Patti Terra del Tindari’ ha promosso il progetto jacopeo nei Clubs
di Barcellona P.G., Caltagirone, Milazzo, Patti, Sant’Agata Militello e
Taormina.
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Casetta alla Plaia (2000) olio su tela cm.30x50 |
Marina a
Tindari (1972) |
Natura morta sul Golfo (2005)
olio su tela cm.30x40 |
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In memoria di Michele Spadaro |
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