Uliveto con carretto
(Messina 1927)
Olio su tela cm 70 x
80
“...Per
quanto poi riguarda la sua affinità col Novecento italiano,
che dovette pur apprezzare nei suoi valori e maestri maggiori,
più che l’aspetto mitico e classicheggiante, celebrativo e
trionfalistico del “grande passato” accarezzato dalle
medie borghesie uscite fuori “deluse” dalla prima guerra
mondiale, Hess coglie del “ritorno all’ordine” quello
che Lionello Venturi chiamò il “ritorno alla natura” e
dell’Italia e della Sicilia gli aspetti umani, nobilitando
dentro un rigore plastico ben lontano da artifici accademici e
manieristici, tipi e folklore, volti di piazze italiane e di
regioni: “Campagna
di Firenze”, “Carretto
e ulivi a Messina”, “Sotto i fichi d’india”,
“Bracciano”, “I templi di Agrigento”, “Forte
Gonzaga a Messina” - di cui e’ riconoscibile, oggi,
soltanto il cucuzzolo turrito del monte - “Piazza
Navona”, nel gusto incredibilmente vicino a quello del
Virgilio Guidi prima della sua partenza per Venezia intorno al
1925, sono tutte presenze italiane, tanto libere, quanto
responsabili: perché dovunque l’artista arrivasse in quella
sua vita di pittura, o, se si preferisce, in quella pittura
tutta nella vita, sapeva avvalersi della natura come di un
baricentro, la sua visione era sempre “all’interno”
del luogo, non turistica, non evasiva”.
Marcello
Venturoli (Catalogo 1974)