Natura morta verticale e pesci rossi
(Messina
1933)
Olio
su tela cm 112 x 52
Esposizioni
…”Dal
1931 al 1935 i modi, chiamiamoli cosi, realistici e quelli
astratti, si alternano nella pittura di Hess con tale
tensione, da costituire quasi due anime in una, due momenti
che si caricano a vicenda. Si veda, della oscillazione
astratta, il felicissimo dipinto “Melanzane e peperoni”
(1933) ovvero la “Natura morta con la gazzetta”, risolta con l’autorità di chi
ha saputo ridurre a sintesi la impressione sensibile e
capovolgere verticalmente il piano, come per una
contemplazione senza più un centro prospettico; “I
piccioni sulla terrazza”, deliziosa fiaba tra
balaustrate di marmo, cupole e nubi, queste ultime ritagliate
nello spazio come forme “decorative”, eppure cosi viventi
nel cielo tra ardesia e azzurro, con quelle tre soavi colombe
fatte di luce, composizione perfettamente scandita e di
preciso valore poetico; e, per proseguire in questo inventario
di opere in prevalenza astratte, quel piccolo capolavoro delle
“Aguglie sulla fruttiera” (1933), con tagli così asciutti di
cromia, tra cubismo e chiaroscuro, tra pittura all’aperto e
affresco nel tetro lume degli interni, che pare cugina della
tavolozza degli “omini” di Ottone Rosai, e proprio negli
anni Trenta.
E ancora: la “Natura
morta verticale” dei pesci rossi e dei fichi d’india,
modulata nella prospettiva ribaltata che s’è vista a
proposito di “Melanzane e peperoni”, la “Natura
morta della quartara”, più un assaggio, nella sintesi
pur felice, morbida nelle gamme verdi e cotogna (1933)”.
Marcello Venturoli
(Catalogo 1974)