Morto
a Innsbruck nel 1944, Christian Hess è artista poco noto
anche in patria, dalla quale fu lontano per ragioni
politiche, e questa sua retrospettiva itinerante, che,
partita dalla Sicilia, dove soggiornò e lavorò per anni,
risale la penisola per girare poi l'Europa,vuole essere
una riproposta nonchè una giusta riparazione alla lunga
e ingiusta ignoranza della sua opera.
Che Hess non meriti l'oblio lo confermano questi suoi
quadri, nei quali è possibile cogliere la presenza di un
artista se non originale, sicuramente valido dal punto
di vista espressivo e da quello pittorico. Non originale
nel senso che proprio la sua sete di originalità lo
portò a sperimentare continuamente le tecniche e le
estetiche delle avanguardia post-impressionista ed
espressionista, facenti capo a Cézanne, a Picasso, a
Léger, a Braque, a De Chirico, perfino al nostro
Novecento, ma sempre con una estrema e coerente
linearità di dettato, con una sicura padronanza di
mezzi, con un profondo intuito grafico, che conferiscono
solidità alla struttura della sua opera.
Sia nelle figure sia nei paesaggi, inoltre, una sua
plasticità cromatica, tanto più risolutiva quanto più
astratta, o meglio quanto più tendente ad appropriarsi
il soggetto e la realtà, sempre presente nei suoi
lavori, arriva anche a soluzioni autonomamente liriche e
poetiche.
Alcide Paolini