Critica

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La lunga strada di Hess
in una retrospettiva itinerante

Alcide Paolini


EPOCA - 1.11.1975

 

Morto a Innsbruck nel 1944, Christian Hess è artista poco noto anche in patria, dalla quale fu lontano per ragioni politiche, e questa sua retrospettiva itinerante, che, partita dalla Sicilia, dove soggiornò e lavorò per anni, risale la penisola per girare poi l'Europa,vuole essere una riproposta nonchè una giusta riparazione alla lunga e ingiusta ignoranza della sua opera.
Che Hess non meriti l'oblio lo confermano questi suoi quadri, nei quali è possibile cogliere la presenza di un artista se non originale, sicuramente valido dal punto di vista espressivo e da quello pittorico. Non originale nel senso che proprio la sua sete di originalità lo portò a sperimentare continuamente le tecniche e le estetiche delle avanguardia post-impressionista ed espressionista, facenti capo a Cézanne, a Picasso, a Léger, a Braque, a De Chirico, perfino al nostro Novecento, ma sempre con una estrema e coerente linearità di dettato, con una sicura padronanza di mezzi, con un profondo intuito grafico, che conferiscono solidità alla struttura della sua opera.
Sia nelle figure sia nei paesaggi, inoltre, una sua plasticità cromatica, tanto più risolutiva quanto più astratta, o meglio quanto più tendente ad appropriarsi il soggetto e la realtà, sempre presente nei suoi lavori, arriva anche a soluzioni autonomamente liriche e poetiche.

                                                   Alcide Paolini