Critica

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Analisi e visioni nell’Arte
 

 
Peter Waiermair
 

Salzsburger Nachrichten
Salisburgo - 2 ottobre 1976

 

Christian Hess … (Robert Adrian, Clemens Holzmeister und Gerhild Diesner) nelle Gallerie di Innsbruck 

 

Con la stagione autunnale comincia anche ad Innsbruck una ricca presentazione di mostre. Il Tiroler Landes Museun espone accanto alla retrospettiva che ancora si può vedere in questi giorni di Albin Egger Lienz, una mostra itinerante del pittore Louis Christian Hess (1895-1944) vissuto per un certo tempo a Innsbruck, nato a Bolzano e particolarmente influenzato sia dall‘arte tedesca che italiana.

La sua opera mostra tutti i segni che valgono per un artista, il quale visse nella seconda linea dei suoi contemporanei quell’accentuazione dei canoni formali fin quasi a raggiungere una levigatezza artistica. Componente della Juryfreie a Monaco nei primi degli anni Trenta, la sua prima opera viene fortemente influenzata da Max Beckman e Karl Hofer, dopo giocano un ruolo di grande trasformazione elementi del cubismo di un Braque o di un Gris.

Cogliendo qua e là da diverse immagini, le sue dotte opere pittoriche mostrano che l’apporto degli stili della sua epoca rimase in superficie, cosa che nulla toglie al loro incanto, né alla loro efficacia. Nell’ambito della restituzione anche dei talenti minori di questa epoca questa retrospettiva, che con sorpresa é degna di imitazione, viene inviata dall’Assessorato per il Turismo della Regione Siciliana attraverso molti paesi europei, diventa per Innsbruck - dove Hess morì a 49 anni - un interrogativo per la storia dell’arte regionale.

                                                                              Peter Waiermair