Friedrich A. Schultz
Direttore del
Goethe Institut di Palermo fino al 1977
Ha fondato
nel 1978 il Goethe Institut di Chicago
Palermo 26 novembre 1974 - Palazzo del Turismo
Il Dr. Friedrich A. Schultz pronuncia il discorso
inaugurale della Mostra di Louis Christian Hess
“Gentili Signore e Signori,
Christian Hess potrebbe essere stato con noi, oggi, avrebbe avuto
soltanto 79 anni. Nacque a Bolzano, poi la famiglia si trasferì a Innsbruck dove il padre morì quando lui aveva appena 13 anni, prima
disgrazia della vita. Doveva lasciare il ginnasio e fare l’apprendista.
Solo due anni dopo, la seconda disgrazia: cominciava la prima guerra
mondiale e lui diventava soldato. Al termine del conflitto si stabilì a
Monaco per studiare all’Accademia di Belle Arti, in quegli anni così
poveri in Germania. E come studente cominciava la sua attività come
copista di opere di grandi maestri del passato. E cominciava - secondo
le tradizioni degli artisti - a viaggiare in Europa.
E’ stato frequentemente in Scandinavia in vari paesi europei, in Italia
e finalmente in Sicilia dove viveva una sua sorella. Si sposava ma il
matrimonio falliva: ancora una disgrazia. E soltanto alcuni mesi, alcuni
giorni prima della fine della seconda guerra mondiale fu ucciso da una
bomba in una città che non ha sofferto molto dalla guerra, Innsbruck.
Ma forse la più grande disgrazia della sua breve vita è stato il
cambiamento della scena politica nella sua patria, in Germania dove,
dopo il 1933, nessun artista poteva continuare in un suo stile
individuale, nessuno poteva più esprimere liberamente il suo pensiero
tramite la sua arte. E questa è stata forse una delle cause che ha fatto
venire Christian Hess qui in Sicilia. E il suo incontro con questa
isola si può tracciare qui, in questa sala, stasera. Sono esposti soltanto
60 quadri e 4 sculture . Questi lavori rientrano nel periodo 1922-1938.
Dopo questa data non sono rimaste altre opere qui in Sicilia.
Che cosa dicono questi quadri, di che cosa parlano? Parlano dello
sviluppo di un artista molto onesto che nel corso della sua vita ha
dimostrato che il modo più sincero di un artista è l’espressione
profonda del suo sentimento attraverso mezzi semplici. Vivere in Sicilia
per uno straniero è una esperienza importante. I siciliani - come del
resto gli italiani - sono un popolo molto strano. Amano l’autocritica.
Così si può sentir dire “Noi non riusciamo mai a fare qualcosa di bello,
di utile”.
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Il
giornalista Domenico M. Ardizzone (a sinistra) con
Friedrich A. Schultz
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Ma
in questi ultimi giorni i siciliani si sono interessati a cose molto
belle, utili, a cose straniere. Hanno inaugurato non solo questa mostra,
ma anche quella sull’opera di Walter Gropius. Hanno collaborato privati
e organizzazioni statali, provinciali e comunali; hanno lavorato
scrittori e critici d’arte.
Si possono sapere i loro nomi sfogliando
i cataloghi, anche questo della mostra di Hess, stampato dalla Cassa di
Risparmio. L’Assessore al turismo ci ha messo a disposizione questa
bella sala, abbiamo qui con noi il prof. Leonardo Sciascia che ha
scritto la prefazione al catalogo.
A noi tedeschi rimane soltanto da dire grazie a tutti. Noi, come Goethe
Institut, siamo lieti di portare questa mostra da una città italiana
all’altra: in gennaio sarà inaugurata a Roma e poi andrà a Padova,
Trieste, Genova, Bolzano, Torino, Milano, eccetera. Vorrei concludere
ringraziando tutti loro: dal Sindaco al dottor Bevilacqua , al prof.
Sciascia e a tutti gli altri per il loro lavoro e la loro
collaborazione, infine, a tutti loro che sono intervenuti”.
Il Dr. Friedrich A. Schultz è stato
tra i primi a prodigarsi a sostegno del progetto della
riscoperta delle opere di Christian Hess. Ha collaborato con
la Regione Siciliana alla realizzazione della Mostra di
Palermo e, con l’appoggio delle sedi del Goethe Institut,
alle successive esposizioni itineranti in Italia e in
Europa. Il nome di Friedrich A. Scultz è incluso nell’Albo
dei Benemeriti dell’Associazione Culturale Christian Hess
che ne onora la memoria. |
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